mercoledì 16 novembre 2016

Recensione #157 - Apple e Rain di Sarah Crossan

Buon mercoledì amici, finalmente il blog sta pian piano tornando alla normalità. Spero di riuscire a mantenere questo ritrmo nonostante i mille impegni; ci proverò anche se non sarà facile!
Oggi torno con una recensione, un libro molto carino che mi ha colpito soprattutto per la sua cover splendida! Si tratta di Apple e Rain, di Sarah Crossan edito da Feltrinelli, pag. 272.
 
Sinossi: Apple ha tredici anni e vive in Inghilterra con la nonna da quando ne aveva due, perché la madre, giovanissima, se n'è andata in America a cercare fortuna come attrice. Apple vuole bene alla nonna, ma soffre la rigidità delle sue regole e il peso delle sue ansie. L'unica amica che ha la trascura e il ragazzo di cui è innamorata non la degna di uno sguardo. Il solo momento positivo nelle sue giornate sono le ore di inglese, in cui il professor Gaydon parla di poesia e invita i ragazzi a esplorare con le parole i loro sentimenti: la paura, l'amore, la gioia. Quando la madre torna a casa dopo undici anni, Apple sente colmarsi il vuoto che ha dentro ed è come se fosse di nuovo intera. Ma il ritorno della madre è dolceamaro, come lo era stata la sua fuga quella tempestosa notte d'inverno... Apple prova a dare un senso alle proprie emozioni. Ma solo quando conoscerà Rain e scoprirà di avere un talento, smetterà di temerle e capirà che cosa significa veramente amare.


Apple ha tredici anni. Da quando sua mamma, nella notte di Natale di tantissimi anni prima, la lascia alla nonna per andare a cercare fortuna come attrice in america, Apple vive con un vuoto dentro che non la abbandona mai. È proprio Nana, sua nonna, a prendersi cura di lei, con una rigità che ad Apple pesa e che la fa spesso vergognare con i suoi compagni di classe.
Anche il padre non è particolarmente presente nella vita della ragazzina, soprattutto da quando si è sposato con Trish.
Apple ha una sola amica, Pilar, con cui condivide tutti i segreti ed i pranzi alla mensa scolastica.
Il ricordo della mamma non la abbandona mai, così come la speranza che lei prima o poi ritorni. Sicuramente con la mamma la sua vita sarebbe migliore, sicuramente lei non sarebbe rigida come suan nonna e finalmente Apple potrebbe sentirsi meno diversa... o almeno questo è quello che lei pensa. Spesso però il ricordo delle cose o delle persone che abbiamo perduto è migliore rispetto alla realtà, spesso tendiamo ad idealizzarli ed il risveglio dal sogno può essere molto, molto più duro di quello che ci si può anche solo lontanamente immaginare.
Questo è un libro che parla di mancanze, di solitudine, di rapporti complicati - con i genitori, con gli amici, con i sentimenti - di adulti che si comportano da bambini e di bambini che, a volte, per forza di cose si ritrovano a dover fare gli adulti.
È Apple a raccontarci la sua storia, è lei che con una semplicità disarmante ci racconta quello che prova e ci parla di quella mamma che l'ha abbandonata, che lei a malapena ricorda, ma che ama ancora profondamente. Mai una volta emerge rabbia dalle parole della bambina, emerge invece la forza della sua età, sopra ogni difficoltà! Apple ci parla anche di Ewan, quel ragazzo che suona il flauto e che ad ogni lezione di musica le fa battere il cuore; e di Nana, di quanto ancora la tratti troppo come una bambina, di quanto l'attaccamento nei suoi confronti sia soffocante e la faccia spesso sentire a disagio. E infine ci parla della scuola, di come l'arrivo del nuovo professore di inglese la faccia entrare in un mondo nuovo - quello della poesia - che sembra aiutarla a dare sfogo alle sue sofferenze.
I personaggi di questo libro sono caratterizzati in modo perfetto; ognuno ha una particolarità che lo rende interessante - sia nel bene che nel male - e ad ognuno è facile affezionarsi. Uno in particolare non potrà lasciarvi indifferenti oltre ad Apple, si tratta di Rain che, non per niente, occupa un posto rilevante anche nel titolo. Chi è Rain? Beh questo non ho proprio intenzione di dirvelo; vi basti sapere che è una bambina di dieci anni con cui Apple si troverà a fare i conti.
Lo stile che l'autrice utilizza è quello adatto ai libri per ragazzi ma non risulta mai banale o troppo semplice anzi, aiuta a leggere senza sosta e a far scorrere le pagine sotto ai nostri occhi ad una grandissima velocità.
Un libro adatto sia ai ragazzi che agli adulti in quanto possibile spunto per molte importanti riflessioni.

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