venerdì 27 marzo 2015

Chi ben comincia #77 - L'invenzione delle ali di Sue Monk Kidd

Buongiorno amici e buon venerdì. Come ve la passate? Io sono ancora malata, ve lo dicevo che non mi ero ripresa... Ieri ho fatto un mutuo in farmacia per comprare medicine per una cura ricostituente che mi ha prescritto la mia dottoressa. Mi sento una vecchietta, sempre malata tra febbre, mal di gola, virus intestinale.
Ma parliamo di cose serie e soprattutto piacevoli: una nuova puntata di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
___________________________________________________

Senza indugio, per la puntata di oggi ho deciso di condividere con voi l'incipit della mia attuale lettura. Il libro in questione è  L'invenzione delle ali di Sue Monk Kidd edito da Mondadori. E' un libro nuovissimo, appena uscito per cui ringrazio Anna dell'ufficio stampa Mondadori per avermelo proposto e inviato!
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



HETTY MONELLA GRIMKE

C'era un tempo in cui in Africa le persone volavano. Me lo raccontò mamma una notte, quando avevo 10 anni. "Monella" disse "tua nonna lo ha visto con i suoi occhi. Diceva che volavano sopra gli alberi e le nuvole. Diceva che volavano come merli. Venendo qui ci siamo persi quella magia."
Mamma era scaltra. Non aveva imparato a leggere e scrivere come me. Tutto quello che sapeva era frutto di una vita avara di misericordia. Guardò la mia faccia, che era piena di dubbio e dolore, e disse: "Non mi credi? Secondo te da dove arrivano queste scapole, ragazzina?".
Le due ossa esili mi sporgevano dalla schiena come monconi. Le accarezzò e disse: "E' tutto quello che resta delle tue ali. Adesso sono solo due ossa piatte, ma un giorno le riavrai indietro".
Ero scaltra anch'io, come mamma. Anche se avevo appena dieci anni, sapevo che la storia della gente che volava era solo una sciocchezza. Non eravamo un popolo speciale che aveva perso la magia. Eravamo un popolo di schiavi, e non saremmo andati da nessuna parte. Solo più tardi avrei capito cosa intendeva. Potevamo volare sul serio, ma non c'era sotto niente di magico.
___________________________________________________

Un incipit che mi ha completamente rapito. Questa metafora delle ali credo renda perfettamente la libertà cui la mamma di Hetty si riferisce. Già da queste poche righe ci si rende conto immediatamente di come lo stile sia scorrevole e piacevole. Io infatti  non ho saputo fermarmi! :)
Lo conoscete? Vi piace questo incipit? Leggerete il libro?
Aspetto i vostri pareri! Non siate timidi!

12 commenti:

  1. Un incipit fantastico!! Sicuramente terrò in conto questo libro per i miei prossimi acquisti!! =)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono al 33% e sono completamente rapita da queste due splendide protagoniste, così diverse ma in fondo così uguali!

      Elimina
  2. Questo libro mi ispira da pazzi, ora che ho letto l'incipit ancora di più, non vedo l'ora che sia mio :-)

    RispondiElimina
  3. Questo romanzo non lo conoscevo fino a 10 minuti fa, quando l'ho visto su un altro blog, e mi ha subito incuriosito... l'incipit è molto bello!

    RispondiElimina
  4. Questo libro me lo ha dato la mondadori qualche giorno fa ma non ho ancora avuto il modo di leggerlo, credo di non essere ancora dell'umore adatto, magari più avanti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ho finito nel week end ed è assolutamente meraviglioso!

      Elimina
  5. Mi piace molto l'incipit!
    Ho letto un po' la trama e mi ha davvero colpito. Essendo poi della stessa autrice de "La vita segreta delle api" sarà di certo un bel libro.
    Anche la copertina ha la mia approvazione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non conosco La vita segreta della api ma a questo punto cercherò notizie!
      Ho finito questo libro nel week end e mi ha totalmente conquistata. Te lo consiglio! :)

      Elimina