lunedì 28 ottobre 2013

L'età sottile

Buongiorno a tutti amici miei!! Come ve la passate? Qui tutto abbastanza tranquillo, se in più penso che questa sarà una settimana lavorativa corta per via del ponte l'umore sicuramente migliora.
Nonostante tutte le recensioni arretrate che ho da fare, e che non ho neanche cominciato - ho sempre troppo poco tempo purtroppo - oggi vorrei parlarvi di un libro che ho finito di leggere la scorsa notte all'una. Ho lottato contro il sonno che cercava di convincermi a smettere perchè sentivo il bisogno irrefrenabile di arrivare alla fine, anche se sapevo che questo libro mi sarebbe mancato...
irrimediabilmente...terribilmente...e così è!
Sto parlando di L'età sottile di Francesco Dimitri edito da Salani.

Trama: Quando Gregorio incontra la Magia per la prima volta ha quattordici anni e l'infanzia gli sta scivolando di dosso come l'acqua del mare del piccolo paese del Sud dove va in vacanza. La proposta che gli viene fatta va oltre ogni immaginazione, e l'idea di diventare più potente di qualsiasi mortale sembra decisamente allettante... Se Gregorio accetta, però, dovrà nascondere a chiunque la sua nuova vita; dovrà tacere e mentire alla famiglia e agli amici di un tempo; dovrà abbandonare la sua normalità ed entrare in un mondo dove la parola è azione, e le azioni sono al di sopra di ogni giudizio. Un mondo di cambiamento costante, di pericoli mortali, di tradimento, ma dove l'amicizia è più potente della morte... Originale, spiazzante, crudo, onirico e realistico al tempo stesso, un romanzo di formazione che ci ricorda che ogni adolescente è mago, perché vuole conservare il potere dell'infanzia e trasportarlo integro nell'età adulta.

Quando per la prima volta ho letto la trama di questo libro ricordo di avere pensato: "Oh no...l'ennesimo libro che parla di magia...!" Poi ho cominciato a leggere recensioni estasiate da parte dei miei amici blogger e tutto è cambiato. Da un atteggiamento per niente positivo e per niente interessato è cominciata a crescere dentro di me una curiosità profondissima, che mi ha portato prima ad inserire questo romanzo in wishlist e poi addirittura a richiederlo alla casa editrice, mettendolo al primo posto nelle mie letture.
Mai scelta fu più azzeccata.
E' vero, alla base della trama di questo libro c'è la magia ma non quella esagerata, ambientata in mondi improbabili zeppi di creature fantastiche; è una magia caratterizzata da piccoli tratti, sempre magici ma non così inverosimili ed improbabili come i racconti che molti autori ultimamente hanno provato a propinarci. Credo che in questo caso la magia sia stata solo uno strumento utilizzata per arricchire la trama ed anche per arrivare a parlare di tante altre cose, come l'amore, la tenacia, la forza d'animo.
Il protagonista del libro è Gragorio, un ragazzo quattordicenne nel prologo e sedicenne quando lo svolgimento della trama raggiunge il suo apice ed è lo stesso Gregorio a narrarci le vicende parlando però al passato, rivivendo col senno di poi quello che aveva caratterizzato gli anni della sua adolescenza. Gragorio è un ragazzo come tanti, che vive a Roma durante l'anno e che nei mesi estivi si trasferisce in Puglia con la famiglia, a Portodimare; un luogo che per lui, per molto tempo, è stato davvero il porto sicuro, quello dove Gragorio comincia a vivere, a fare le prime esperienze, a trovare i primi amici. Lo stesso porto sicuro può diventare però un luogo insignificante quando da adolescenti ci si comincia a trasformare in adulti, e la prospettiva cambia, le compagnie di amici mutano, si diventa più indipendenti, si parte per il mare lasciando la prima ragazzina e Roma.
Gregorio ci racconta la sua vita di ragazzo che viene prima stravolta dalla morte della mamma, poi da un rapporto quasi inesistente con il padre, da una nuova matrigna che gira per casa in abiti un po' troppo succinti, dalla partenza della sorella maggiore per un viaggio studio a Londra. E' proprio a Portodimare che all'inizio di un'estate un po' stanca il nostro protagonista incontra Levi - lui non ricorda subito ma non è la prima volta - un uomo particolare, molto distinto, che gli fa una proposta assurda ma curiosa: vuole che Gregorio diventi il suo apprendista; se il ragazzo accetterà lui gli insegnerà tutti i segreti della magia.
Gregorio reagisce come avrebbe fatto un qualsisi ragazzo della sua età: prima lo prende per matto, poi inizia a rifletterci, poi accetta pensando che non potrà essere tanto diverso dal giocare ad un gioco di ruolo, perchè sicuramente la magia di cui parla Levi non può essere la vera magia, quella fatta di demoni e fate...
E' così, quasi per gioco, che Gregorio comincia a frequentare la casa di Levi tutti i giorni, stringendo con lui un patto indissolubile fatto di segreti, strani esercizi fisici ed anche strani esercizi mentali e la sua vita si divide in due, la vita di tutti i giorni e la vita-Levi; è quest'ultima a prendere il sopravvento, ad assorbire Gregorio totalmente perchè quella del mago è una vita pericolosa, e nulla può essere lasciato al caso, servono volontà ed immaginazione.
In questo libro Francesco Dimitri ci prende per mano e ci accompagna in un mondo fantastico che però non ha niente a che vedere con le fiabe anzi, la magia di cui si parla in questo libro è molto tangibile, parte da regole ferree e da concetti totalmente terreni; è una magia che, pur avendo bisogno di bacchetta magica, vive della forza della propria mente e del proprio essere.
Tutto mi ha conquistato di questa lettura: i personaggi capaci di rapirmi ed accompagnarmi nel loro mondo fatto di giornate al bar della spiaggia, lunghe pedalate, rinfrescanti bagni al mare, interrogazioni, corse in motorino, ma anche di formule, rituali segreti, incontri clandestini, lotte di potere.
L'ambientazione molto reale, nonostante la trama con una base totalmente magica e fantastica, ci permette in moltissimi punti del libro di credere che tutto quello a cui stiamo assistendo possa esistere davvero, che in un nostro qualsiasi conoscente, improvvisamente strano ed enigmatico, possa nascondersi un mago.
Non ho letto il precedente libro di Francesco Dimitri intitolato Alice nel paese della vaporità - lo cercherò sicuramente e lo divorerò, ne sono certa - quindi la sua scrittura è stata per me una totale sorpresa ed è stato amore puro. Ho trovato lo stile di questo autore - che è stato capace di riportarmi alle atmosfere che fino ad ora solo Zafon mi ha dato con i suoi libri - molto pacato, senza fronzoli, chiaro e diretto ma anche senza eccessi, senza parole inutili ma capace di farmi assaporare ogni avvenimento in modo unico, quasi portandomi a volte a sentire i profumi dei luoghi che descrive o a partecipare alle chiacchierate tra i protagonisti come se fossi nella stanza con loro, come se l'apprendista mago potessi essere proprio io.
Cercavo un libro che mi rapisse il cuore ma L'età sottile ha saputo fare molto di più: mi ha totalmente inebriato di emozioni, mi ha fatto battere il cuore come pochi libri hanno saputo fare.
Mi spiace solo che un libro così non sia puibblicizzato abbastanza, che chi lo legge ci si debba imbattere per caso o per sentito dire. Ci sono dei passaggi che sono raccontati con una maestria incredibile che niente ha da invidiare ai tanto elogiati scrittori d'oltreoceano.
Quindi vi chiedo, se anche solo un pochino vi ho incuriosito di cercare questo libro e leggerlo; vi chiedo anche, se vi va, di seguire il blogtour dedicato, di cui trovate il banner sulla barra laterale del blog, e di fare un passaparola che possa portare questo libro ed il suo autore ad essere più conosciuti perchè chi ama la lettura non può non adorare questo libro.
Ebbene sì, questa volta mi voglio sbilanciare perchè nonostante le poche ore che sono passate, questo libro, la sua atmosfera ed i suoi personaggi mi mancano già!!!!!!!! *____*

VOTO:


14 commenti:

  1. *_* bellissima recensione

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  2. Splendida recensione! Sono felice che ti sia piaciuto.. settimana prossima tocca a me con il blogtour e sono già agitata :)

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    1. Grazie Monica!
      Sono sicura che la tua recensione sarà splendida come tutte le altre...
      Io non ho saputo aspettare, quando un libro mi prende così ho il bisogno più totale di parlarne!! E' questo uno dei motivi per cui ho deciso di aprire questo blog: urlare al mondo intero quando un libro mi conquista!!! :)

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  3. Qui emerge amore puro e incondizionato! Ahhh come ti capisco!
    Recensione sentitissima, ti ho vista sai???!?!!! Tutta agitata e ansiosa come non mai di trascrivere tutto quanto!! Hai reso benissimo l'idea delle emozioni che ti ha suscitato questo libro! Addòro le recensioni a caldo, bravaaaa Dany!!

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    1. Grazieeeeeee!!!! Io sono così...trasparente nel bene e nel male! Solo che a volte ho paura di non riuscire a rendere bene le sensazioni che provo leggendo, soprattutto quando sono così forti e inaspettate! :)

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    2. Ho Alice nel paese delle vaporità da un anno..l'avevo iniziato ma dopo una pagina mi ero lasciata attirare da un altra lettura e non l'ho più ripreso! Devo decidermi..

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  4. Sono proprio felice che ti sia piaciuto :3 è un libro proprio speciale e merita un sacco... non mi stancherò mai di dirlo :)

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  5. Libro molto carino, dalla trama. Non vedo l'ora di leggerlo (e speriamo che 'sta volta il commento esca XD).

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    1. Te lo consiglio proprio, lo stile di scrittura è oltretutto splendido!!!!

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